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Gruppo Operativo Incursori

Aggiornamento: 5 ago 2020




ll Gruppo Operativo Incursori (GOI) è una delle due articolazioni del COMSUBIN, Comando Subacquei ed Incursori, e costituisce la componente di Forze Speciali della Marina Militare. Il GOI trae le sue origini dalla Decima Flottiglia Mas della Seconda Guerra Mondiale che, con le sue azioni riuscì ad affondare o danneggiare gravemente naviglio da guerra avversario per 72.190 tonnellate e naviglio mercantile per 130.572 tonnellate.

Gli ampi margini di capacità, flessibilità e autonomia operativa e logistica fanno del GOI uno strumento di grande efficacia nella gestione di situazioni critiche. Gli attuali scenari di conflittualità internazionale e la continua minaccia terroristica richiedono l’intervento di piccole unità non convenzionali, particolarmente addestrate ed equipaggiate. In questo difficile contesto gli Incursori della Marina costituiscono uno strumento agile e flessibile, particolarmente idoneo ad affrontare le sfide mutevoli ed ambigue del momento perché in grado di proporre soluzioni concrete e di garantire all’autorità politica un ampia libertà d’azione con un impegno limitato. La loro capacità di soddisfare requisiti politici, militari, economici e psicologici, di operare anche in clandestinità o in condizioni di isolamento, in unità tattiche di ridotta entità numerica, in contesti non permissivi o ostili, e capaci di muoversi in qualunque ambiente, utilizzando tutti i mezzi, gli equipaggiamenti ed i sistemi d’arma necessari all’assolvimento della missione, ne fanno un assetto strategico di primo piano.

I compiti assegnati al GOI sono di norma di pertinenza del livello strategico, risultano spesso assai delicati, tecnicamente difficili e politicamente sensibili. I compiti di istituto sono:

  • attacco ad unità navale e mercantile in porto o alla fonda con l'impiego di diversi sistemi d'arma a contatto e standoff;

  • attacchi a installazioni portuali/costiere e ad infrastrutture civili e militari entro la fascia dei 40 Km dalla costa;

  • operazioni di controterrorismo navale per la liberazioni di ostaggi su unità passeggeri o mercantili e su installazioni marittime;

  • infiltrazione e permanenza in territorio ostile per missioni di tipo informativo e/o di supporto al fuoco navale.

A tale scopo, il personale è interamente professionista e l'addestramento è molto duro, selettivo ed approfondito, in modo da garantire elevati standard operativi. Di qui discendono le peculiari capacità individuali degli operatori che devono essere in grado di fornire le seguenti prestazioni:

  • condotta di mezzi navali;

  • assalto a unità navali in porto, alla fonda e in movimento;

  • rilascio da elicotteri con varie tecniche;

  • movimento a terra occulto notturno e diurno e superamento di pareti rocciose;

  • fuoriuscita in immersione da sottomarino;

  • aviolancio con paracadute ad apertura automatica e comandata;

  • impiego delle armi, degli esplosivi e delle cariche speciali;

  • capacità di permanenza occulta su territorio avversario;

  • condotta di autoveicoli di vari tipi e prestazioni.

Il GOI del XXI secolo riveste un ruolo primario nel panorama delle Forze Armate Italiane Da decenni il GOI è costantemente chiamato in ogni situazione di crisi a svolgere i compiti più delicati e risolutivi di evidente valenza strategica, per rispondere in modo determinante a problemi operativi urgenti e con pericolosi risvolti politici. Partendo dagli anni bellici con le operazioni subacquee contro il naviglio nemico, passando agli anni di piombo con la lotta al terrorismo nazionale ed internazionale con il sequestro dell’Achille Lauro negli ultimi anni i compiti affidati al GOI hanno subito un ulteriore evoluzione che lo hanno posto come centro di gravità nazionale allargando di fatto i suoi orizzonti operativi ed implementando la capacità di proiezione globale. Dall’11 Settembre ad oggi il GOI è stato impegnato in maniera sempre più preponderante anche nei principali teatri operativi terrestri, quali l’Iraq e l’Afghanistan, e per il contrasto a fenomeni quali la pirateria in oceano indiano o la monitorizzazione degli sviluppi di crisi regionali quali la primavera araba. Da segnalare, soprattutto, le attività di Assistenza Militare a favore delle forze di sicurezza di altri paesi attraverso attività addestrative e di intelligencehttps://www.marina.difesa.it/il-tuo-futuro-e-il-mare/formazione-in-marina/formazione_specialistica/i


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